F. J. Haydn
QUARTETTI OP. 76. Vol 2 Per flauto e trio d’archi
Quartetto Modus
Stradivarius STR 37019
Ancora una incisione dell’etichetta Stradivarius degna di plauso. Nell’interpretazione del Quartetto Modus, viene presentato il vol. 2 dei Quartetti op. 76 (nn. 1, 4, 6).
Il Quartetto per archi rappresenta per Haydn, come anche più tardi, per Beethoven, un momento che potremmo definire di “sintesi sperimentale”. Questa lettura appare particolarmente significativa per l’op. 76, di poco posteriore al ciclo delle Sinfonie Londinesi che certamente rappresentano un traguardo nella tensione creativa di Haydn. E tuttavia, nei quartetti riconosciamo un intento espressivo che ricerca nuovi e più ampi orizzonti.
La versione per flauto ed archi, classificata come op. 106 nell’edizione Simrock, pubblicata a Bonn intorno al 1800,, vede il flauto sostituirsi appunto al I violino con tutta la cantabilita’ di cui lo strumento e’ portatore. Valga la pena di ricordare, a supporto di tale affermazione e a titolo di esempio (ma certamente non unico) il primo movimento del quartetto n. 4 “Aurora”, nel quale il flauto si erge ad assoluto protagonista.
A questo punto mi sembra necessario segnalare la classe e la preparazione di Roberto Pappalettere, il flauto protagonista di questa incisione, ottimamente supportato dai tre archi: complessivamente una magnifica realtà.
Angelo Formenti