CORELLI IL BOLOGNESE

AA.VV.

CORELLI BOLOGNESE

Trio Sonatas by Corelli and his Successors

Musica Antiqua Latina

Deutsche Harmonia Mundi/Sony Music

Cd importante e molto bello, quello propostoci dall’ensemble italiano Musica Antiqua Latina. Il titolo “Corelli il Bolognese” è emblematico di cosa vogliano offrirci i nostri 5 musicisti. Un sorvolo, a bassa quota, su quell’universo musicale così particolare come quello bolognese, nel quale appunto il celebre Arcangelo Corelli si formò. Troppo spesso oggi si dimentica questa origine, pensando subito all’universo romano, ai papi e ai mecenati, con i quali il Maestro di Fusignano intrattenne rapporti professionali solidissimi, creando così una fama che presto travalicò i confini nazionali, creando un mito (forse il primo “mito” della storia della musica) esportato tanto in Francia quanto in Inghilterra.

Ma, se conosciamo tutto o quasi di Corelli (da questo punto di vista, molto sembra dover essere scoperto se consideriamo l’ultimo disco di Enrico Gatti dedicato a una raccolta di sonate giovanili solo recentemente attribuite al compositore), poco, per non dire nulla sappiamo dei suoi contemporanei.

Il CD è dunque l’occasione per riscoprire le musiche di Giovanni Battista Bassani, di Maurizio Cazzati, di Floriano Maria Arresti (questo davvero sconosciuto, almeno a chi scrive questa recensione), Giovanni Battista Vitali, Domenico Gabrielli e, fra i più noti di questo gruppo, sicuramente Giuseppe Torelli e Giovanni Maria Bononcini.

Lo stile Corelliano non nacque dal nulla e come spesso accade, si trattò di una sintesi, di una potremmo dire quasi naturale evoluzione di un gusto e di uno stile del fare musica; di una esigenza allora fortemente sentita e sintetizzata attraverso geniali intuizioni. Ma come bene sottolinea il Prof. Romano Vettori (Archivista dell’Accademia Filarmonica di Bologna), l’ambiente bolognese era sicuramente ambiente particolare, per non dire difficile, dove le querelles era piuttosto diffuse. Celebre quella sulle quinte parallele che il grande didatta Bassani trovò in un passaggio Corelliano. Ne nacque il finimondo, con reciproche accuse. Questione che oggi forse con facebook si sarebbe risolta in una giornata…Ma tant’è.

La musica è di una bellezza davvero sconvolgente e ci fa scoprire tante cose. Sempre a proposito dello stile Corelliano che non nasce dal nulla: ascoltate l’incipit del Balletto op. 1 n. 4 di Domenico Gabrielli (Traccia 19). Corelli lo riutilizzerà tale e quale per la sua Sonata VII Op. 5.

Musica Antiqua Latina non potrebbe eseguire meglio questo musica così speciale, così ricca di storia e così, a volte, misteriosa: non possiamo non domandarci infatti chi sia l’autore anonimo dell’ultima Triosonata proposta nel disco. Il richiamo, ancora una volta – manco a dirlo – è a Corelli.

Gabrieie Formenti