D. SHOSTAKOVICH
Symphonies n. 4 &11
Boston Symphony Orchestra
Andris Nelsons, direttore
Deutsche Grammophon (2 CD)
Dopo due anni di attività discografica dedicata a tre sinfonie di Anton Bruckner, Deutsche Grammophon torna a pubblicare altre due sinfonie di Shostakovich dirette da Andris Nelsons alla guida della Boston Symphony Orchestra di cui è direttore musicale. Dopo le sinfonie numero 5, 8, 9 e 10 Nelsons dirige questa volta la Sinfonia n.4 in do minore e la Sinfonia n.11 “L’anno 1905” in sol minore. La quarta di Shostakovich fu composta tra 1934 e il 1936 a San Pietroburgo, allora Leningrado. Si sa che al momento della prima esecuzione, a causa delle feroci critiche ricevute per l’opera Lady Macbeth del distretto di Mčensk, Shostakovich ritirò la sinfonia e la prima esecuzioni avvenne solo alla fine del 1961. La sinfonia fu probabilmente rivista interamente e a supporto di questa ipotesi esiste una pagina manoscritta con l’indicazione Sinfonia n.4 che però non appartiene alla versione a stampa attualmente in nostro possesso. La sinfonia risente infatti delle direttive del realismo socialista, a cui il compositore si uniformò dopo le critiche pubblicate sulla Pravda nel 1935. L’impronta interpretativa di Nelsons su questa sinfonia è incredibilmente visibile. Il risultato dell’ascolto di alcune delle più celebri registrazioni (Haitink con la Chicago Symphony Orchestra e London Philharmonic Orchestra, Sir. Simon Rattle con la City of Birmingham Symphony Orchestra) risultano spiacevolmente episodiche e frammentarie a differenza di questa registrazione dove la lettura risulta compatta e strutturalmente solida, in grado di condurre l’ascoltatore con un’unica arcata dall’inizio alla conclusione del brano. A volte, però, ciò avviene leggermente a scapito di alcune scelte di tempo forse un po’ troppo veloci. La Boston Symphony Orchestra, sentita nel 2015 al Teatro alla Scala con la Sinfonia n.6 di Gustav Mahler sempre con Nelsons non mi aveva ammaliato per espressività, lasciandomi il ricordo di un’esecuzione fredda e molto distaccata. Questo doppio cd DG mi fa completamente ricredere su questa compagine orchestrale che si trova perfettamente a suo agio con questo repertorio rendendo queste pagine di Shostakovich in modo smagliante, con grande varietà di colori e una qualità e potenza degli ottoni al livello delle più blasonate orchestre americane. La Sinfonia n.11 “L’anno 1905” (1957), come la n.7 “Leningrado”, porta un titolo, o forse sarebbe meglio dire un sottotitolo, un suggerimento: si tratta della rivoluzione del 1905, che scaturì dalla repressione violenta da parte dell’esercito zarista di una manifestazione davanti al Palazzo d’Inverno a San Pietroburgo dove morirono centinaia di operai nella cosiddetta “domenica di sangue”. Ogni movimento della sinfonia reca un titolo: “La piazza del palazzo”, “Il 9 Gennaio”, “L’eterno ricordo” e “Tocsin” (L’allarme). Dal punto di vista compositivo si tratta di qualcosa molto vicino allo stile delle composizioni di Shostakovich per il cinema. Nelsons gestisce molto bene il discorso musicale da un punto di vista drammaturgico e l’esecuzione è molto ricca di dettagli ben colti anche dalla ottima qualità della registrazione. La sua lettura risulta sempre molto ben bilanciata senza mai farsi prendere troppo la mano, cosa assai facile con queste sinfonie e con i grandi organici orchestrali. Il direttore lettone si dimostra ancora una volta un eccellente interprete di Shostakovich, probabilmente l’unico tra le nuove generazioni, e questa uscita per DG lo consacra definitivamente mettendo questo disco tra le incisioni di riferimento.
Luca Di Giulio