J. S. Bach
GOLDBERG VARIATIONEN BWV 988
Diego Aries, piano
Harmonia mundi. 2CD.
HMV 902283.84
Quando il primo dei due CD di questo cofanetto inizia a girare nel lettore, ti accorgi che le note dell’opera più famosa di Bach, le Variazioni Goldberg, ti hanno già fatto entrare in un bosco incantato di cristallo, dove la musica si fa vita ed Eros ma anche Thanatos, scorrendo nelle vene, a conoscere un’altra dimensione dell’esistere. Tutto, in quel bosco è impalpabile e ponderoso ad un tempo. I rami, le foglie, i tronchi, i germogli sono immateriali testimoni di questo avvenimento. Come giustamente sottolineato nelle note di copertina, Bach ci offre qui un equilibrio perfetto tra struttura, proporzione, contrappunto, melodia. Sta all’esecutore poi fornirci la prestazione musicale che trasferisce le note bachiane dalla carta dello spartito alla nostra corteccia cerebrale. Certo, l’esecuzione può essere diversa, borbottante e cantata col cuore come quella di Glenn Gould, rigorosa come quella di Gustav Leonard, oppure, come in questo disco, ridondante e spumeggiante da parte di Diego Ares che culmina nell’ultima delle trentadue variazioni, il Quodlibet, che il giovane cembalista spagnolo elegge a guida per il suo ritorno a casa quotidiano dopo lo straniamento vissuto nell’eseguire le Goldberg Variationen. Torna qui la vaexata questio sull’inflazione delle esecuzioni di certe musiche che proprio perché costituiscono punti inarrivati nella storia della musica, vedono “il passaggio” di centinaia di esecuzioni. Non è il caso di Diego Ares, la cui interpretazione non passerá inosservata tra chi abbia il coraggio di entrare in quel bosco di cristallo senza paura di esserne inghiottito. Disco assolutamente raccomandato.
Angelo Formenti
ASCOLTA L’INTERVISTA con Diego Ares