G. Rovetta
MESSE POUR LA NAISSANCE DE LOUIS XIV
Galilei Consort
Benjamin Chenier
Alpha classics. ALPHA 965
Per la sua collana “Collection Catheau de Versailles”, l’etichetta Alpha propone un bel CD, anche se dal titolo ingannevole. Ci aspettiamo un disco dedicato al compositore italiano Giovanni Rovetta (1596-1668), maestro della Cappella Marciana della Cattedrale di San Marco e ci immaginiamo magari anche un suo soggiorno a Versailles… ma non è così. Il programma del CD prevede infatti, oltre ad alcuni brani di Rovetta, anche Giovanni Gabrieli, Giovanni Antonio Rigatti, Claudio Monteverdi e Giovanni Bassano. Caratteristica comune: l’essere stati editati tutti a Venezia nei primi quarant’anni del 1600, a dimostrazione del centro di gravità musicale rappresentato in quegli anni dalla Serenissima. E tutto ciò non è privo di logica, uscendo dai canoni dell’antologia “di maniera”, come spesso accade per la musica antica, ma ricreando un evento, effettivamente celebratosi a Venezia nell’arco di quattro giorni nel novembre del 1638, dietro richiesta (ed ovvio finanziamento) dell’Ambasciatore di Luigi XIII. Il motivo, per la Corona di Francia, era tale da non meritare niente di meno. Infatti, il 30 gennaio di quell’anno, dopo ventitré anni di matrimonio del Re, era venuto alla luce il “figlio del miracolo”, il Delfino, che prenderà il nome di Luigi XIV. Giovanni Rovetta, braccio destro di Monteverdi alla Cappella Marciana, fu incaricato dall’ambasciatore Amelot de la Houssaye della direzione non solo artistica, ma anche organizzativa dei festeggiamenti, che prevedevano ovviamente molta musica liturgica, anche composta per l’occasione. Così il CD prende forma, trasportandoci, in quel freddo e nebbioso novembre, all’interno della Cattedrale di San Marco, riscaldata dai suoni e dalle voci dei migliori concertisti e coristi che la Serenissima poteva offrire per onorare, con la “sua” musica, il Delfino di Francia. Una nota di particolare apprezzamento meritano il Direttore, Benjamin Chenier e il suo Galilei Consort. Inappuntabili.
Angelo Formenti