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NELLA SFERA DEL SUONO, CROCEVIA DI MONDI
Scelsi, Putignano, Anzaghi
Giusy Caruso: pianoforte e piccole percussioni

CD TACTUS: TC.930001
Edizione: Settembre 2016
Nota: World Premiere Recording (tracks 10-12, 15) · Strumenti Storici

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La musica contemporanea? E’ sferica.

Un progetto ‘estetico-musicale’, lo definisce nel libretto introduttivo l’ideatrice e principale interprete Giusy Caruso, con l’obiettivo di significare quali straordinari mondi culturali s’incrociano indagando e sperimentando la fisicità intima del suono.
Per questo la pianista non lascia niente al caso e si cimenta in brani di grandi della musica contemporanea (come Giacinto Scelsi, Biagio Putignano e Davide Anzaghi) in cui si percepiscono sinestesie primordiali. Un viaggio che parte dal concetto di ‘sfericità’ del suono, propria di Scelsi, cui molti compositori coevi e successivi si sono ispirati per toccarne il centro, il cuore e restituire in musica realtà sensibili fatte di silenzi, vibrazioni e impasti percussivi.

Con rigore e abilità la Caruso attraversa le dimensioni sensoriali della calma sacra e contemplativa tipica orientale, nella celebre Suite n. 9 Ttai (‘…chi è nervoso deve stare alla larga!’) di Scelsi. Una rappresentazione musicale di Tempo mediante ritmi frammentati e silenzi che, pur con altro percorso semantico, si respira nella successiva Suite Terracromìe di Biagio Putignano, qui registrata in prima assoluta. Quello di Putignano è un viaggio nel percepito fisico-psichico sostenuto da una solida riflessione filosofica e matematica (per l’autore la creazione artistica deve essere sempre guidata dalla ragione) da cui si sviluppa  un linguaggio vibrante di colori, profumi, sensazioni e di ricordi legati alla sua terra natìa. I tre movimenti s’intitolano infatti: Luminoso di ricordi, Rosso nascosto nell’aria, Fresco, ricolmo di azzurro.

Nel primo dei suoi due celebri Intermezzi Davide Anzaghi ci accompagna in taluni riverberi del linguaggio brahmsiano, rigenerando ed esaltando la cantabilità del pianoforte e affascinando con un finale di rutilanti costellazioni sonore. Nel secondo predominano musicalità arabescanti di pezzi brevi e intensamente emozionali. Son’Ora (brano in prima assoluta dedicato a Giusy Caruso – per pianoforte e piccole percussioni affidate alla pianista stessa) Anzaghi ricorre a brevi segmenti sonori nel rispetto del suo “Codice Compositivo pitagorico-seriale”. Sono interrogativi senza risposta e cangianti soluzioni timbriche ricercate che solleticano ogni anfratto della sfera sensoriale.

Con Anzaghi si conclude l’affascinante Nella sfera del suono, crocevia di mondi, programma  del concerto tenutosi l’11 dicembre 2014 a Roma al Museo Casa Scelsi in un luogo di culto del Maestro scomparso. A lui sono appartenuti gli strumenti utilizzati: pianoforte Bechstein e piccole percussioni. L’evento è stato trasmesso in diretta da Radio CEMAT mentre l’intera registrazione live è stata curata dai compositori Anzaghi e Putignano e coprodotta con la SIMC (Società italiana di musica contemporanea).

Susanna Migli