alessandro-stradella-la-circe

Alessandro Stradella

La Circe

Concerto Madrigalesco
direttore e cembalo: Luca Guglielmi
solisti: Jenny Campanella-Teresa Nesci-Marco Scavazza
Cd Stradivarius – STR37040

Rimarrebbe deluso chi si avvicinasse incuriosito al cd dal titolo ‘La Circe’ cercandovi elencati gli ingredienti della potente pozione per cui andava famosa l’omerica maga dell’isola Eea.

Ben lontani da simili essenze malefiche si tennero Giovan Filippo Apolloni librettista e Alessandro Stradella compositore, quando accettarono la commissione della principessa Olimpia Aldobrandini per uno spettacolo ‘a seguire’ il banchetto celebrativo in onore del neo-cardinale Leopoldo de’ Medici, nella ‘Villa Belvedere’ di Frascati (1668).

Nessun veleno – almeno in scena – intrattiene gli invitati dai doppi cognomi altisonanti. Il mito della maga Circe viene spogliato di ogni sua pericolosità e servito utilizzando ingredienti che i due sapienti autori dimostrano di ben governare. Proprio come canta Zefiro: ‘di sovrano favor farsi capace’.

Se Apolloni fa scivolare con leggiadria il testo fra un’aria e l’altra evidenziandone le pieghe adulatorie, Stradella condisce ogni scena dell’Operetta (o meglio: Serenata) a tre voci col suo contrappuntismo attento e fresco, sottolineando con dovizia i momenti di pathos e di brio. Un lavoro ben realizzato per la soddisfazione della nobiltà romana.

Di tanta perizia dimostrata dagli autori seicenteschi si trova limitato riscontro nel presente cd, che pare invece cucinato in corsa. Lamentevoli la copertina, su cui campeggia una ‘Circe’ del pittore inglese J.W.Waterhouse che troppo ci allontana dai luoghi e dai tempi della composizione, ed una scarsa attenzione nel gestire le pagine del libretto, incluse le traduzioni.

Eppure non mancavano ingredienti di alto livello, a partire dalla preziosa presentazione della studiosa Carolyn Gianturco (chi meglio di lei per Stradella?) dove si ricostruiscono con perizia le atmosfere e i rapporti tra musica e testo. Lo stesso vale per Concerto Madrigalesco, l’ottimo ensemble a geometria variabile guidato dal clavicembalista Guglielmi, i cui musici, armati di strumenti originali, eseguono in coda alla Circe anche una toccata per cembalo e due sinfonie. Tutti costretti però ad affrontare, insieme alle pregevoli voci dei soprani – Jenny Campanella e Teresa Nesci – e del baritono Marco Scavazza, una faticosa acustica riverberante e amalgamante della chiesa di Sant-Germain a Ginevra, dove la registrazione è stata effettuata. Neppure un’eccelsa post-produzione sarebbe riuscita a rendere loro piena giustizia.

Susanna MIgli