AA.VV.
TOWARDS VERKLÄRTE NACHT
Gabriella Sborgi, mezzosoprano
Sestetto d’Archi dell’Orchestra da Camera di Mantova
Alessandro Maria Carnelli, direttore
Johann Sebastian Bach, Ricercar a 6 da L’Offerta Musicale BWV 1079
Johannes Brahms, Liebestreu op. 3 n. 1
Arnold Schönberg, Der Wanderer op. 6 n. 8
Alban Berg, Die Nachtigall
Alexander Zemlinsky, Ein Stück aus dem Leben eines Menschen – I. Schicksal*
Maiblumen blühten überall
Arnold Schönberg, Tre Frammenti per Sestetto
Totel Winkel
Ein Harfenklang*
Fragment in G minor*
Verklärte Nacht op. 4
Verklärte Nacht prima versione (ricostruita da A. M. Carnelli)
* prima registrazione mondiale
Brilliant Classic 95288
Con il Sestetto d’Archi dell’Orchestra da Camera di Mantova e il mezzosoprano Gabriella Sborgi, Alessandro Maria Carnelli disegna un inedito percorso attraverso Verklärte Nacht (1899) di Arnold Schönberg. Impreziosito da tracce in prima registrazione assoluta, il disco conduce a rivelazioni filologiche quanto a interessanti risultati musicali. Si fa luce sul processo creativo del poema sinfonico dell’allora venticinquenne Schönberg, e dall’ideale genesi si approda all’altrettanto ideale proseguimento dell’opera. In scaletta si susseguono brani di diversi autori, accorpati in sezioni tematiche, per un programma di ben definita e coerente identità dal carattere astratto, romantico, decadente. Si parte da un punto ancestrale per eccellenza, Johann Sebastian Bach, con il Ricercar a 6 da L’Offerta Musicale BWV 1079, qui eseguito in una non comune ma soddisfacente versione per archi. L’organico, e con esso il contrappunto, costituiscono un piano strutturale per Verklärte Nacht. Segue Brahms, che come Bach non poco influenzò Schönberg, e non certo per colori e arditezze (per quello c’era Wagner), bensì per organizzazione ed evoluzione delle melodie. Dell’amburghese viene eseguito Liebestreu op. 3 n. 1 (1853), brano che apre una suite di “songs” dalle “lampanti similitudini”, ciascuna con rimandi alla scrittura per sestetto, congegnata da Carnelli con Der Wanderer op. 6 n. 8 (1905) dell’austriaco e Die Nachtigall (1907) di Alban Berg. Dall’allievo si torna al maestro, e amico, Alexander Zemlinsky, da cui Schönberg prese lezioni di composizione proprio nel 1899, anno natale di Verklärte e periodo in cui entrambi manifestavano ghiotto interesse per il sestetto. Carnelli scopre così Ein Stück aus dem Leben eines Menschen, concepito per quartetto e rimasto incompiuto, e riscopre un altro e più completo frammento, Maiblumen blühten überall. Dopo il preludio, ecco il poema sinfonico, tra le più significative opere di uno Schönberg anni luce distante dalla metamorfosi dodecafonica. L’esecuzione è preceduta da superstiti in parte inediti di tre pezzi sempre per sestetto, e si conclude con spunti dalla prima versione di Verklärte, ricostruita da Carnelli con un attento e informato lavoro sulle fonti.
Paolo Popoli