TEATRO MUSICALE PROTAGONISTA AL REATE FESTIVAL
DA MONTEVERDI A VERDI
Rieti/Roma, 5 ottobre – 24 novembre
Ancora una volta il teatro musicale protagonista dell’edizione 2018 con repertori di diversi ambiti stilistici. Inaugurazione il 5 ottobre con Il Ritorno di Ulisse in Patria di Monteverdi eseguito – incredibile ma vero – per la prima volta a Roma. Per questo debutto romano è stato prescelto un gioiello architettonico come il Teatro di Villa Torlonia, recentemente riaperto al pubblico. Dopo la trasferta romana il Reate Festival torna il 10 ottobre nella sua città di appartenenza per portare l’opera nel magnifico Teatro Flavio Vespasiano. Continua a Rieti la programmazione teatrale con due allestimenti molto speciali: il Don Giovanni di Mozart nella realizzazione dell’Orchestra di Piazza Vittorio (6 e 7 novembre) e L’Aida di Verdi nella versione per ragazzi prodotta da Europa inCanto (dal 19 al 22 novembre). Completano il festival altri appuntamenti con concerti organistici e cameristici.
Il ritorno di Ulisse in patria, una delle tre opere rimaste della produzione teatrale di Claudio Monteverdi, oltre a L’Orfeo e a L’incoronazione di Poppea, ebbe la sua prima rappresentazione a Venezia nel 1640 presso il Teatro di Santi Giovanni e Paolo. A differenza di queste due opere, non è mai stato eseguito nel corso della sua lunga storia a Roma né in tempi antichi né in riproposte moderne. Pertanto una sua rappresentazione in questa città costituisce una prima assoluta, conferendo un valore particolare alla proposta.
L’unico manoscritto a noi pervenuto è conservato a Vienna presso la Österreichische Nationalbibliothek dove venne “scoperto” casualmente nel 1881 con il titolo Il ritorno di Ulisse: faceva parte della Schlafkammerbibliothek dell’imperatore Leopoldo I, che raccolse negli anni un cospicuo numero di partiture. Amico del compositore, Giacomo Badoaro, autore del libretto, drammatizza con una certa libertà le vicende contenute nei libri xiii-xxxiii dell’Odissea di Omero. Si tratta forse dell’opera più meditativa e introspettiva di Monteverdi, che raggiunge vertici assoluti nell’invenzione musicale e nella penetrazione psicologica dei personaggi, tutti raffigurati con la consueta affascinante verità d’accenti del teatro monteverdiano. L’opera al suo apparire riscosse un grandissimo successo: alle dieci rappresentazioni veneziane, eseguite davanti a un teatro sempre affollato ed entusiasta, fecero seguito di lì a poco dopo altre recite a Bologna presso il Teatro Guastavillani. Indizio del grande favore riscosso dalla partitura monteverdiana è il fatto che essa venne riproposta a Venezia l’anno successivo, fatto molto insolito per l’epoca, data la tendenziale ostilità da parte del pubblico locale nei confronti di opere già ascoltate in precedenza.
Questa prima ripresa romana verrà realizzata dal Reate Festival in collaborazione con l’Accademia Filarmonica Romana, il Teatro di Roma e il Teatro dell’Opera il 5, 6, 7 ottobre a Roma presso il Teatro di Villa Torlonia e il 10 ottobre a Rieti presso il Teatro Flavio Vespasiano. La direzione musicale è affidata ad Alessandro Quarta, mentre la regia sarà curata da Cesare Scarton.
Gli altri due allestimenti teatrali in cartellone nel Festival sono anche molto speciali, essendo realizzati nell’ambito di contesti particolari o finalizzati ad un pubblico ad hoc. E parliamo del nuovo Don Giovanni di Mozart realizzato dall’Orchestra di Piazza Vittorio (Teatro Flavio Vespasiano, 6 e 7 novembre) e di una produzione di teatro musicale per ragazzi presentata da Europa InCanto, dopo il grande successo dello scorso anno, nell’ambito del Progetto Scuole del Reate Festival. Quest’anno l’opera prescelta è Aida di Verdi (Teatro Flavio Vespasiano, dal 19 al 22 novembre) con L’Orchestra Europa InCanto diretta da Germano Neri.
Ancora Europa InCanto sempre nell’ambito del Progetto Scuole proporrà Pierino e il lupo di Sergej Prokof’ev e Il primo concerto dell’Orso Paddington, di Herbert Chappell (Auditorium Varrone, 24 novembre), l’Orchestra Europa InCanto sarà diretta da Germano Neri.
Completano il cartellone alcuni concerti. Quelli organistici, che si terranno nella Basilica di San Domenico di Rieti sul grande organo pontificio Dom Bedos-Roubo, un enorme strumento di quattordici metri che costituisce in assoluto uno dei maggiori risultati artistici della moderna arte organaria (Alessandro Alonzi, 21 ottobre; Daniele Rossi, 11 novembre). Quelli cameristici, che si terranno nella splendida cornice della Chiesa di Santa Scolastica-Auditorium Varrone, affidati al violinista Stefano Mhanna (9 novembre), al Quartetto di Sassofoni Accademia (16 novembre) e a giovani musicisti di talento (Giovani talenti dell’Istituto Musicale di Rieti, 25 ottobre e 17 novembre)
I biglietti per tutte le manifestazioni saranno in vendita, nei giorni dei concerti, presso il botteghino del Teatro Flavio Vespasiano. (nel caso degli spettacoli a Roma, presso il Teatro di Villa Torlonia)