A.VIVALDI
CONCERTI CON ORGANO OBBLIGATO
Gianluca Cagnani, organo e direzione
Turin Baroque Orchestra
Un bel disco vivaldiano ce lo propone l’etichetta Elegia. Un programma non scontato che nel panorama delle incisioni vivaldiane si ritaglia il suo giusto spazio. Parliamo dei concerti con Organo obbligato. Vivaldi scrisse per “ogni sorta di strumenti”, come recita anche il titolo di un altro suo famoso concerto e oggi la ricerca musicologica e organologica è riuscita a far luce pure su alcuni misteriosi strumenti scomparsi ai giorni nostri, ma all’epoca molto utilizzati come ad esempio “il violino in tromba marina” o la “viola d’amore”. In questo panorama, la laguna di Venezia sembra essere stato, più di altri, terreno di felici sperimentazioni. Proprio a Venezia, ad esempio, Vivaldi ideò la prima raccolta di concerti espressamente pensati per il flauto traversiere, strumento pressochè sconosciuto nel bel paese, fino al viaggio compiuto dal virtuoso J.J. Quantz. Vivaldi non fu insensibile al nuovo strumento e ne riconobbe le straordinarie potenzialità espressive. Nacque così l’Op. X. Stesso discorso lo possiamo fare per l’Organo, strumento che raggiunse il suo massimo splendore proprio durante il barocco e che seppe imporsi , grazie soprattutto a compositori come Buxtehude e Bach (quest’ultimo proprio per organo trascriverà alcuni concerti dell’Op. 3 vivaldiana), con una letteratura di assoluto valore. Oggi possiamo riscoprire questi gioielli vivaldiani, pensati per lo strumento a canne, attraverso 6 concerti per questa formazione. L’inventiva del Prete Rosso è straordinaria e la dialettica solo/tutti raggiunge nuovi vertici espressivi. Ottima la prova di Gianluca Cagnani all’organo in stile barocco-tedesco della chiesa Evangelica Valdese di Torino. Molto convincente anche la prova dell’Orchestra barocca di Torino, capace di un fraseggio sicuro, espressivo, che asseconda in ogni minimo frangente il solista. Un disco assolutamente raccomandato per approfondire questo repertorio.
Gabriele Formenti