F. Schubert – R. Schumann
DER WANDERER
Fabien Thouand, oboe
Andrea Rebaudengo, piano
Deutsche Grammophon. 481 5422
La musica europea del XIX secolo può essere pensata come un lungo ponte a molte campate, sostenuto da solidi pilastri ( i compositori ) che gli consentono tutt’oggi di offrire ai fruitori preziosi spunti di riflessione musicale, estetica e storica. Si possono percorrere cosi i cento anni che vanno dal 1800 al 1899 sicuri che il ponte non si sgretolerà sotto il peso degli anni e delle continue, usuranti esecuzioni Spesso questi pilastri sono stati messi a confronto per valutarne le caratteristiche ed i reciproci rapporti sia nei programmi delle sale da concerto, come nelle registrazioni discografiche. Oggi l’etichetta gialla ci propone uno di questi confronti, scegliendo come protagonisti Franz Schubert e Robert e Clara Schumann e la loro produzione per oboe e pianoforte, trascritta da lieder, come nel caso di Schubert a partire da quello che da il titolo a tutto il CD, Der Wanderer D 439, e dal celeberrimo Standchen D 957 o concepite come romanze nell’op. 94 di Schumann, ma anche come trascrizioni dell’Adagio und Allegro op. 70 (per corno) o dei Phantasiestucke op. 73 (per clarinetto). Vi sono poi le Drei Romanzen , originariamente per violino e pianoforte op. 22, di Clara Wieck Schumann. L’arte europea, a partire dalla produzione letteraria, sta vivendo il periodo romantico, con tutti i suoi fermenti e le sue contraddizioni, fino al manierismo. L’oboe di Fabien Thouand e il piano di Andrea Rebaudengo ci portano sul terreno di questo confronto, che non è mai scontro, dandoci l’opportunita’ di riflettere sullo scorrere fluente della culture, sempre espressione del suo tempo, di ogni tempo.
Angelo Formenti