“Bach is in the air”
Ramin Bahrami, pianoforte
Danilo Rea, pianoforte
Cd DECCA
Bach e il Jazz. Il connubbio non è certamente nuovo. Ricordiamo quanto fatto da Jacques Loussier e il suo trio, solo per ricordare il più famoso ensemble che ha riletto in chiave jazz molto repertorio “classico” (non solamente Bach).
In questo cd Decca troviamo però qualcosa di nuovo. Da una parte Ramin Bahrami, pianista iraniano che per l’etichetta Decca sta portando avanti la registrazione integrale delle opere per tastiera; dall’altra Danilo Rea, uno dei massimi esponenti del nostro piano jazz, con però alle spalle solidissimi studi di pianoforte classico (una costante questa che ritroviamo in quasi tutti i grandi pianisti jazz, da Bill Evans fino ad arrivare a Roberto Olzer, passando per Keith Jarrett e Cesare Picco).
Nel disco, 11 tracks che mostrano questa nuova visione d’improvvisazione. Cerchiamo di descrivere quello che avviene. Baharmi suona Bach così come è scritto, dall’inizio alla fine, qualche volta con ripetizioni. Danilo Rea entra nel discorso musicale con il “suo” pianoforte, per accompagnare con le sue improvvisazioni (non scritte, pertanto difficilmente replicabili) alcuni dei più celebri brani bachiani: Aria sulla quarta corda; Jesus Bleibet meine freude; il preludio in do maggiore dal primo libro del clavicembalo ben temperato e così via.
È indubbiamente un nuovo approccio, diverso dai già citati esperimenti jazzistici, che credo abbia il grande vantaggio di far conoscere il messaggio bachiano ai meno esperti. Anzi, il disco va davvero inteso per i “non addetti” ai lavori, per mostrare quale magia possa scaturire da questa musica e per dare ragione una volta di più a una famosa frase attribuita al grande Leonard Bernstein: “esistono solamente due tipi di musica: una bella e l’altra brutta”. Ecco, in questo Cd troviamo tanta bella musica che consigliamo a chi vuole avvicinarsi al mondo della musica classica. Un CD da acquistare senza timore e da mettere in valigia per le prossime vacanze!
Gabriele Formenti