cd cover il furibondo

Mozart/Bach

PRELUDES & FUGUES

Il Furibondo

L. Mosca, G. De Rosa, M. Scandelli

Stradivarius STR 37044

Schermata 2016-11-02 alle 16.07.41

Un vecchio proverbio recita : “chi la fa, l’aspetti”. A conferma della sua veridicità resta anche la vicenda Mozart/Bach risollevata dalla registrazione che ora andiamo a esaminare. J. S. Bach saccheggio’, nel senso buono del termine, innumerevoli composizioni di altri, anche famosi musicisti (pensiamo a Vivaldi, Albinoni, tanto per fare dei facili esempi)trascrivendole per altri strumenti o inserendole in proprie composizioni. Peraltro, a quel tempo, questa pratica non era infrequente e quindi non ci deve stupire. E cosi, quando leggiamo nel manoscritto,ancora esistente, “ i 6 Trii,di J. S. Bach”, dobbiamo tenere presente che da molto tempo sono ormai stati attribuiti a W. A. Mozart. Il primo, nel 1860, ad assumersi questa responsabilità fu Wilhelm Rust, curatore del IX volume della Bach-Gesellschatt, che espose questa sua ipotesi di lavoro, basandosi sullo stile musicale, prettamente viennese, delle introduzioni e sui precedenti dello stesso Mozart, autore degli arrangiamenti delle fughe bachiane in quartetti d’archi (KV 405). Nell’edizione del 1937, la Kochel Verzeichnis assegno’ infatti il numero d’ordine KV 404a ai Trii in questione. Lo “scippo” era compiuto. Per una volta, le note bachiane venivano attribuite ad altri, seppur autorevolissimi autori.  “Chi la fa, l’aspetti”. Al di là delle battute, possiamo dire che i Trii presentano tutti una morfologia comune: rispetto alla scrittura originale bachiana, invece che preludio e fuga, dalla penna di Mozart uscì qualcosa di più adatto del preludio per tastiera alle esigenze di un complesso di archi, cioè una introduzione lenta a ricordare i movimenti tipici della sonata da chiesa barocca. Prima di ascoltarli, mi sembra opportuno ricordare le opere di Bach che ne furono le genitrici Il Trio n*1 ci offre una fuga direttamente derivata dal Clavicembalo ben temperato BWV 853/2. Il Trio n*2 ha ancora una fuga dal Clavicembalo, la BWV 883/2 Il Trio n*3 ha come fonte sempre il Clavicembalo ben temperato, con la fuga BWV 882/2. Il Trio n*4 si distingue dai precedenti perché i due brani sono entrambi di derivazione bachiana : l’introduzione e’ l’adagio della sonata per organo n*3 (BWV 527/2), mentre il contrapunctus deriva dall’Arte della fuga (BWV 1080/8). Il Trio n*5 presenta a sua volta una duplice derivazione da Bach: entrambi infatti sono tratti dalla Sonata per organo n*2 (BWV 526/2-3). Infine il sesto Trio presenta la Fuga finale derivata non J. S. Bach, ma dal suo figlio primogenito, Wilhelm Friedemann (Fk 31/8). Ho,voluto spendere qualche riga per agevolare chi desiderasse procedere ad un ascolto comparato Bach/Mozart. Ora non resta che accendere il lettore CD, non prima di aver dato a Cesare quel che è di Cesare, sottoforma dei dovuti elogi, anche per il lavoro di esegesi, al Furibondo ensemble.

Angelo Formenti