J.S. BACH
GOLDBERG VARIATIONS
Zhu Xiao- Mei, piano.
Accentus Music ACC30372
Una lunga, interessante intervista di Michel Mollard, fa da introduzione all’ultimo disco della pianista cinese Zhu Xiao-Mei, la cui biografia e’ assolutamente singolare e degna di attenzione.
Già bambina-prodigio, nata a Shanghai, debutto’ all’eta’ di otto anni e due anni dopo fu iscritta al Conservatorio di Pechino, dove i suoi studi vennero interrotti dalla Rivoluzione culturale, che la porto’, per cinque lunghi anni, in un campo di lavoro, dove le Guardie rosse la “rieducarono” e fu solo dopo dieci anni che poté riprendere i suoi studi al Conservatorio. Questa angosciosa esperienza e’ ben documentata nella sua autobiografia, pubblicata nel 2007 col titolo: “Il Piano segreto: dai campi di lavoro di Mao alle Variazioni Goldberg di Bach”.
Appena poté si rifugiò negli Stati Uniti, per trasferirsi poi, alla metà degli anni ’80, in Francia, da dove iniziò la sua carriera che la porto’ nelle sale da concerto di tutto il mondo, con un repertorio che non tralasciava nessuna delle pagine dei più grandi autori.
Tuttavia è Bach il cuore del suo universo musicale (abbiamo registrazioni del Clavicembalo ben temperato, delle Partite, dell’Arte della Fuga, delle Invenzioni e Sinfonie e ben tre versioni delle Variazioni Goldberg, eseguite peraltro in pubblico centinaia di volte).
Oggi, passati più di vent’anni dalla sua prima registrazione delle Variazioni, Zhu Xiao-Mei ci propone le “sue Goldberg” di oggi, che pur fedeli alla partitura, non possono non essere diverse, espressione degli anni di terrore passati, ma anche di una indomita fiducia nella musica, soprattutto quella di Bach, e di una maturità non solo esecutiva, ma umana, forgiata giorno dopo giorno dalla vita.
Ed è proprio questo che fa di Zhu Xiao-Mei una delle più grandi e sensibili interpreti di Bach in questo scorcio di XXI secolo.
Registrazione raccomandata sotto ogni punto di vista.
Angelo Formenti