cd cover serenades piovano

 

Dvorak – Tchaikovsky

SERENADES

Luigi Piovano, direttore

Archi dell’Accademia di Santa Cecilia

Eloquentia. EL 1550

Disco eccellente, che senza troppi preamboli, candido a disco del mese. I motivi sono tanti ma semplici, come sempre quando di parla di qualità, non solo delle partiture, ma soprattutto degli interpreti,. Nel nostro caso, di Luigi Piovano, alla guida degli Archi dell’Accademia di Santa Cecilia. Una bella, solida realtà del mondo musicale italiano, che si è coagulata in collaborazione stabile e progettuale solo di recente, nel 2013, con un concerto di musiche di Schubert al Parco della Musica di Roma. Di Luigi Piovano già recensimmo positivamente, tempo fa, un CD con il trio Latitude 41. Primo violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, Piovano ha collaborato con molte prestigiosissime orchestre ed altrettanto prestigiosi Direttori in tutto il mondo, e dai primi anni del nuovo secolo si è dedicato con sempre maggiore intensità alla direzione. Le due Serenate, di Dvorak e Tchaikovsky, registrate nel nostro CD, presentano alcune analogie interessanti e non solo formali. Espressioni musicali non certo paludate come le Sinfonie e come molti concerti, le Serenate per archi qui proposte sono comunque universalmente note e già eseguite migliaia di volte da migliaia di interpreti. Non per questo hanno perso la freschezza e la suggestione. Composte entrambe nel giro di pochi giorni, nel 1875 quella di Dvorak (ancora musicista poco noto, seppur fecondo),nel 1880 quella di Tchaikovsky (già musicista affermato), le due Serenate hanno, come secondo movimento, un valzer, e che valzer ! Tutt’e due utilizzano poi, nelle pagine finali dell’ultimo movimento, il ritorno del tema con cui si era aperto il primo, quasi a chiudere un cerchio formale. Oggi le due Serenate per archi sono certamente da annoverarsi tra le opere migliori dei due musicisti e l’incisione di Luigi Piovano rende loro certamente giustizia, con un suono pastoso e morbido, ma ad un tempo rigoroso.

Angelo Formenti