AA.VV.
Spectrum
Benjamin Beilman
Yekwon Sunwoo, pianoforte
Warner Classics
Sembra essere questo il momento dei violinisti. Sempre più giovani, sempre più bravi ma anche sempre più – forse standardizzati.
Non è certo questo il caso del giovane Benjamin Beilman, nuova stella del firmamento violinistico americano.
Classe 1989, 26 anni compiuti ed ecco il primo album per la major Warner Classics.
Accompagnato da Yekwon Sunwoo al pianoforte, il giovane Beilman decide subito di stupire proponendo un programma da recital non scontato, con alcune assolute rarità: è il caso della bellissima sonata di Leoš Janáček o dell’ancor più raro divertimento dallo spettacolo “le baiser de la fée” (“il bacio della fata”), un balletto di Bronislava Nijnska musica dal maestro russo e presentato per la prima volta all’Opéra di Parigi nel novembre del 1928 con la compagnia di Ida Rubinstein.
Completa il programma la Sonata “Grand Duo” di F. Schubert D 574 e il brano di Kreisler, Viennese Rhapsodie Fantasietta del 1948, unico pezzo più “frivolo”, se così vogliamo definirlo, con il quale il giovane Beilman completa questo intelligente programma.
Lasciamo all’ascolto gli ulteriori giudizi. Certo quello che possiamo constatare in questa sede è che la scuola americana è riuscita a trovare in Beilman un degno erede di Perlman, per la brillantezza del suo suono (Beilman non utilizza un violino “storio” ma un recente strumento del 2005 realizzato per lui dal liutaio Peter Greiner nel 2004.
Altro segno dei tempi che cambiano? Non possiamo dirlo. Certo la ventata di freschezza che porta questo giovane nel panorama violinistico è notevole.
Una curiosità: il suo sito internet è avveniristico ed è possibile scaricare dai principali apps store un’applicazione a lui totalmente dedicata, con esempio audio e video, la schedule di tutti i concerti e alcune foto.
Gabriele Formenti